NethServer: ricostruire il mirror software
Ho di recente iniziato a sperimentare con una distribuzione Linux molto interessante che si chiama NethServer. E’ una distribuzione italiana basata su CentOS 6 che si propone di realizzare alcuni task tipici in una azienda medio/piccola con semplicità e con l’utilizzo di una interfaccia web molto completa.
I parametri di installazione sono ridotti al minimo (indirizzo IP del server e poco altro) per velocizzare l’installazione e di standard, in presenza di due dischi, l’installatore crea un RAID mirror software con un volume LVM già dimensionato adeguatamente.
Il primo dubbio che mi sono posto è cosa fare se un disco del mirror si guasta.
Non sono un sistemista Linux esperto, ma con un paio di prove sono riuscito ad ottenere il risultato desiderato.
Supponiamo che a guastarsi sia stato il disco sdb
.
Se verifichiamo con il comando:
cat /proc/mdstat
Le partizioni del mirror avranno una situazione di fail sul secondo disco, identificata dalla sigla [U_]
.
Dopo aver sostituito il disco con uno vergine o comunque “sacrificabile”, come prima cosa, dobbiamo creare una tabella delle partizioni identica a quella del disco ancora funzionante. Possiamo farlo con il comando:
sfdisk -d /dev/sda | sfdisk /dev/sdb --force
L’opzione --force
si rende necessaria perché CentOS è un po’ pignolo e pare che la configurazione automatica di NethServer lasci qualche cilindro non utilizzato.
Ora dobbiamo aggiungere le partizioni di boot e principale al RAID e lo facciamo con i comandi:
mdadm --manage /dev/md1 --add /dev/sdb1<br /> mdadm --manage /dev/md2 --add /dev/sdb2
A questo punto il raid è di nuovo attivo ed inizierà la sincronizzazione, che possiamo monitorare con il comando:
cat /proc/mdstat
Quando sarà terminata non ci saranno più percentuali di recovery in corso ed entrambe le partizioni saranno “up”, cioè con il simbolo [UU]
.